Una bella cerimonia, ha accompagnato l’infossamento di due contenitori metallici che hanno il compito di consegnare a chi li aprirà il 24 febbraio del 2118, il loro contenuto di pensieri, foto, libri, emozioni, che gli spoletini del 2018 ci hanno voluto mettere.
Questa iniziativa è un bel fiorellino incastonato in una piazza di Spoleto, quella del Mercato, appena sistemata.
Sanpietrini rimossi, impianti nuovi, poi riposizionamento del manto con i vecchi cubetti di porfido lucidati.
Un lavoro bellissimo.
Ma come mai non è diventato anche questo un cantiere infinito come tanti altri in Italia?
Perché adesso la piazza ha un aspetto così elegante ed ordinato ed i tempi sono stati rispettati e le spese previste pure?
Tutto merito di chi ci ha lavorato a testa bassa per mesi, con dedizione, impegno e correttezza.
Ma merito anche di chi i lavori li ha seguiti ogni momento, ogni giorno.
Uno di questi signori si chiama Stefano Benedetti ed è un geometra della VUS, l’azienda che si è occupata dei lavori.
Un altro si chiama Angelo Loretoni. Assessore al Comune di Spoleto, con delega proprio per questo.
Sono stati sempre in piazza, immagino che non abbiano nemmeno trascurato gli altri impegni che ognuno dei due deve avere.
Però sono stati sul cantiere per controllare, gestire, indicare, aiutare.
Ecco, al tecnico della VUS e all’amministratore che non si presenterà alle prossime elezioni, mi sento di dire grazie, non solo per il bel lavoro, ma anche per aver mostrato che pure il pubblico può raggiungere risultati importanti con semplicità ed onestà.
Alla faccia di chi pensa che la soluzione sia solo privatizzare.
Io invece vedo più urgente cercare di alzare la moralità generale in modo da aiutare tutti ad interpretare meglio il nostro tempo.
Poi che questi come gli operai coinvolti nei lavori vengano poco o pochissimo ricordati nei discorsi ufficiali, beh, questo è altro e se ne potrà dibattere a lungo.
Intanto grazie per la bella piazza. E se riuscissimo a chiudere il traffico almeno lì, a mio avviso non sarebbe male per niente.
Le foto di Stefano Benedetti e di Angelo Loretoni, sono di Leonilde Gambetti
La foto della piazza dall’alto è di Annamaria Minnucci