Uno che giura sul Vangelo evidentemente senza averlo letto.
Giura come fosse il premier incaricato.
Un altro che sale al Colle per presentare la lista dei ministri, solo che il Presidente non solo non l’ha incaricato, ma manco lo riceve.
Un altro ancora che guida una coalizione ma non può essere candidato per seri problemi con la legge che dovrebbe rispettare.
Un’altra che passa per il museo egizio di Torino, schiaccia una cacca grande come una piramide e poi va a Milano in via Padova (che se ricordo bene comincia da Piazzale Loreto) esibendo una bandiera italiana lunga 500 metri, sorretta da scocciati milanesi che “prima finisce e meglio è”.
Insomma, questa campagna elettorale volge al termine purtroppo, ma soprattutto comincio ad avere molti elementi per esprimere onestamente la mia opinione in cabina.
Perché stavolta voto.
Avoja se voto.
M. C.