Dice il saggio:
“Quando il politico indica la luna, tu non perdere di vista il dito”.
E invece Tommaso Biondi, candidato, ormai forse ex, alla carica di Sindaco di Spoleto per il Movimento 5 Stelle, il dito deve averlo perso di vista e si è ritrovato con la sua lista elettorale completamente smontata.
Fine. Niente candidatura.
Il motivo ufficiale è un vecchio problema che portò lui e altri ragazzi della Rivista degli Studenti in tribunale.
Un commerciante spoletino si era ritenuto offeso e li aveva denunciati. È seguito processo e condanna per diffamazione.
Questo è bastato ai proprietari del partito che anche se impegnati nelle trattative per il governo nazionale, hanno trovato il modo di valutare la posizione del giovane candidato spoletino e tirarlo fuori all’ultimo momento.
E con lui tutta la sua lista e il suo progetto.
Dice: ma mo non c’è più tempo per organizzare un altro candidato e un’altra proposta.
Rispondono che… pazienza.
Tanto le idee a cui fanno riferimento troveranno sicuramente un’altra sponda.
Una cosa simile, anche se i dettagli e le motivazioni sembrano essere completamente diversi, succede a Vicenza.
Pure lì all’ultimo minuto niente lista 5 Stelle.
Lo racconta La Repubblica QUI.
Eppure qualche anno fa, alle passate amministrative, quando Tommaso Biondi era candidato in appoggio alla lista guidata da Guido Grossi (nell’immagine il santino elettorale di quel periodo) quella vicenda che adesso lo condanna ad uscire di scena, era già bella che successa.
Boh, sarà sempre colpa del dito che per trovare un posto comodo ci mette un po’?
Io non sono un elettore del Movimento 5 Stelle.
Non l’ho mai votato e francamente il fatto che abbiano conquistato il comando del paese insieme alla Lega, mi spaventa un po’.
Però mi metto a disposizione nel caso Tommaso Biondi volesse raccogliere le firme per presentare un’altra lista elettorale, io nel mio piccolo, anche se la penso diversamente da lui, una mano gliela do volentieri.
E sono sicuro che sono in molti a vedere male questi giochi che non tengono conto, non solo delle persone, ma anche del nostro territorio.
Se l’articolo di Repubblica ci ha acchiappato, siamo stati trattati come merce di scambio.
E non è bello. E il dito tenetelo a posto.
La politica? O forse, alcuni politici? Ma per carità, vero nonna?
Sarà magari perché in controluce si vede cadere Polvere di stelle.