La tentazione di andarsene è forte per molte delle persone che conosco.
Scappare da una situazione che sembra essere fortemente compromessa.
La politica che non riesce a risolvere. L’economia con l’affanno. La scuola che nazzica. Il lavoro sparito. Le promesse di redditi buttate là a casaccio.
Viadotti, spiagge, coste, edifici pubblici, ponti, monumenti che si sgretolano.
Moralità… lasciamo perdere. La cultura poi, peggio me sento.
La lista dello scoraggiamento potrebbe continuare passando pure per il mondo dell’emigrazione, del razzismo, dell’ignoranza, della violenza, della prosopopea di chi pensa di avere un diritto di prelazione sulla vita e sul futuro di tutti.
E questi sono solo alcuni dei motivi che scoraggiano dal rimanere in Italia molte delle persone che conosco.
Insomma un bel casino.
Io francamente non sento questa spinta a scappare. Anzi, mi piacerebbe che fossero altri ad andarsene, ma la vedo difficile.
Comunque mi sono messo a pensare ad un posto dove potrei decidere di passare il resto della mia vita.
Da oggi in poi. Per sempre.
Eh… mi hai detto niente… bella decisione da prendere.
Io ho avuto la fortuna di girarli tutti e 5 i continenti.
Ho visitato un sacco di paesi, alcuni dei quali molto interessanti.
Mi è piaciuta molto l’Australia. Un posto civile, dove la società sembra funzionare bene, ma parlano strano. Bel posto per una vacanza pure lunga, ma per viverci, ormai mi sembra troppo. Avrei bisogno di spendere troppo tempo per ambientarmi bene.
Niente.
Il Canada. Gran posto. Vancouver una città che offre tutto l’anno dal mare al ghiacciaio.
Una società onesta e che funziona. Però ho un po’ di dubbi sulla temperatura. Sopporto male il freddo.
Boh, pure questo fantastico per una vacanza, ma per viverci… vedi sopra.
E poi mi piace moltissimo l’India, ma se scappo da qui per la situazione sociale… meglio in vacanza da quelle parti.
Sono un appassionato della città di New York. Mi piace molto. In gioventù mi è anche capitato di starci a lungo, ma pure lì… mah. Non mi convince.
La Cina? Non parlano manco inglese e poi noi e loro abbiamo una diversa idea dell’igiene.
Insomma, non è facile. Non mi sento nemmeno di condividere la scelta di quelli che decidono di andare a fare i pensionati in Portogallo o alle Canarie.
Una vita inutile. Buttata via.
Però ora che ci rifletto, un posto interessante ci sarebbe e magari ci potrei fare anche un pensierino.
Penso a Cabot Cove. Quello dove abita Jessica Fletcher.
Un posto di poche migliaia di abitanti e ogni tanto ne ammazzano uno, ma la scrittrice detective risolve sempre insieme allo sceriffo cicciottello.
Un posto con il porto. L’oceano. Si gira in bicicletta. Si va anche in barca. Un posto intensamente tranquillo. Clima indefinibile, ma mai troppo assolato, luce ottima per le foto.
Si conoscono tutti lì a Cabot Cove. Un po’ come nella Spoleto di Don Matteo dove ogni giovedì ammazzano almeno due persone.
Però Cabot Cove, un piccolo centro pieno di anziani, che non indossano mai il cappotto, così a occhio, tutto sommato, non mi pare male.
Mi informo.
Tra i problemi di Spoleto ti sei dimenticato quello della diffusione della droga e dell’alcool nelle persone di mezza età che scrivono su un blog !!!!😂😊😂😂😊
Grazie per il “mezza età”. Sei sempre un amico. 😉