SPOLETO È UN POSTO SPECIALE?

C’è sempre qualcuno che pacatamente mi fa notare la deriva nel comportamento di alcuni commentatori del gruppo Facebook  Spoleto, Segnalazioni, Sfoghi

I social, dicono gli esperti, sono fatti così.

Danno libero sfogo a quello che la gente in condizioni normali riesce invece a contenere.

Poi qua, davanti a uno schermo, con la tastiera che invita, ci si lascia troppo spesso andare e si passa sopra al rispetto, all’educazione, a volte anche all’intelligenza.

Peccato.

Io ho lavorato per una trentina di anni fuori da Spoleto. Lontano da casa mia.

Ogni volta che tornavo, guardando la Croce di Monteluco illuminata, il Ponte delle Torri, la Rocca, mi si lucidavano gli occhi.

Chi si trova a vivere per lungo tempo lontano dal posto che ama, capisce bene quello che dico.

I miei contratti di lavoro, duravano in quel periodo non meno di 7/8 mesi continuativi e a volte anche di più.

Stavo all’estero e pensavo a Spoleto.

Vedevo la soluzione a un problema che avevamo anche noi qua e la comunicavo appena possibile a chi poteva intervenire.

Lavorando nello spettacolo mi è capitato spesso di proporre Spoleto per allestimento di commedie da parte di attori e registi di grande fama.

A volte sono anche riuscito a portarli qua per le prove e pure per la prima nazionale.

Ho sempre pensato che Spoleto fosse un posto speciale.

Meglio di tutta quella provincia becera che si lascia prendere la mano dalla violenza, anche solo verbale e dall’intolleranza, che incontravo passandoci per lavoro.

Ho sempre pensato che Spoleto fosse un posto dove vivono persone intelligenti e sensibili, con il carattere forgiato dalle bellezze che la città ospita.

Ho deciso per questo, di tornarci a vivere cambiando lavoro e abbandonando a malincuore quello che è stato il mio mondo per tanto tempo.

Tutto questo perché ho sempre stimato Spoleto e soprattutto i suoi abitanti.

Molto meno, tranne poche eccezioni, ho stimato chi si è preso negli anni il compito di amministrare questa città e anche chi avrebbe dovuto svilupparne l’economia, ma tant’è.

Adesso mi ritrovo a dover moderare questo gruppo, dove poche persone sfogano spesso evidenti problemi personali.

Queste poche persone impediscono di esprimersi a chi vorrebbe apportare contributi di crescita. E questo non va bene.

Allora invito chi sente il bisogno di sfogarsi sguaiatamente, chi non tiene nella giusta considerazione la storia dell’Italia che pare non essere ancora uscita dalle deviazioni folli che ci hanno portato addirittura a dover subire una guerra, chi non ce la fa a rispettare gli altri che scrivono qui o che vorrebbero farlo per proporre idee, a rivedere il proprio comportamento.

Lasciatemi ancora la convinzione che questa nostra Spoleto è un posto speciale perché pensa alla crescita e allo sviluppo.

Un posto speciale dove ci si confronta per migliorare e non per sfogare frustrazioni che i social, sono certo, non possono risolvere.

Aiutatemi a continuare ad apprezzare Spoleto e i suoi abitanti anche loro (noi) speciali.

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