C’è mica qualcuno che pensa che questa sia una cattiva idea no?
Facciamo consegnare la dichiarazione di guerra all’ambasciatore della Finlandia a Roma.
Lasciamo al governo nordeuropeo un po’ di tempo per realizzare e rendersi conto che non è uno scherzo.
Intanto in qualche trasmissione TV facciamo la faccia brutta e diciamo magari anche qualcosa di stupido verso la Finlandia. Questo ci viene facile.
In tutti i comunicati scriviamo finlandia con la l’iniziale minuscola.
Li accusiamo di non contare niente nel mondo politico.
Mostriamo in televisione nostri chef che disprezzano la cucina finlandese.
Insomma li facciamo un po’ incazzare.
Poi un attimo prima che inizino i combattimenti o l’invio di truppe (è fondamentale la scelta del momento giusto) ci arrendiamo e cadiamo così sotto il governo finlandese.
A questo punto sono affari loro.
Devono pensare loro a governarci con attenzione, come già fanno per il loro piccolo paese.
Noi da parte nostra dovremo imparare a parlare il finlandese, ma siamo avvantaggiati dal fatto che loro parlano tutti l’inglese e in quello noi ce la caviamo già in parecchi.
E poi la popolazione della Finlandia è molto piacevole e non mancheranno momenti di socializzazione dove imparare la lingua nordica e le tradizioni popolari.
Ci potremmo ritrovare con un governo che funziona e con una visione di futuro meno preoccupante di adesso.
Naturalmente andrebbe bene, al posto della Finlandia, anche un altro qualsiasi dei paesi scandinavi.
Qualcuno potrebbe proporre di fare lo stesso giochino con la Germania.
Sì è vero che sono molto capaci, ma tornare a vedere truppe di soldati tedeschi in giro qui dalle nostre parti, potrebbe causare qualche disagio.
E poi loro non capirebbero la provocazione e la prenderebbero troppo sul serio.
Meglio la Finlandia.
Il premier finlandese Sanna Marin.