A volte le combinazioni e gli intrecci della vita sono strani, ma capita invece pure che semplicemente passeggiando si incontrino idee e soluzioni per problemi che sembravano impossibili da risolvere.
Il problema:
lo smantellamento e poi la trasformazione dell’ospedale di Spoleto. Alla fine dell’emergenza, che ci facciamo con quella enorme struttura senza più manco il Pronto Soccorso?
Perché io non credo sia il caso di illudersi sul ripristino di tutti i servizi se è vero quello che sostiene il Sindaco di Spoleto che non sono stati stanziati (ancora) i fondi per rimettere tutto a posto.
Allora, potrà succedere che si uscirà dall’emergenza, speriamo prestissimo e ci ritroveremo con una enorme struttura che prima ospitava efficienti servizi di medicina, corsie, sale operatorie e mo ci ballano i sorci.
L’idea:
Cediamola, questa struttura; cediamola all’Ikea.
Con l’obbligo però di allestirci anche un’infermeria.
Ti pare che con un paio di brugole e il foglio di istruzioni giusto non si potrà mettere in piedi un ambulatorio efficiente?
Così ci ritroveremmo con un altro supermercato buono per chi pensa che ce n’abbiamo pochi qui a Spoleto e con una infermeria moderna in stile svedese.
In lingua svedese, infermeria si dice “Sjukhus”.
Suona pure male il giusto no?
I nostri ragazzi non saranno più costretti così ad andare a Roma o ad Ancona per comprare i piatti a un euro e si risparmieranno i soldi degli spostamenti che potranno essere utilizzati per andare a trovare la nonna in ospedale a Foligno.
Brutta idea?
È uscita stamattina passeggiando per Borgo.
Poi dice che passeggiare è un’attività inutile.