CAVALLERIA RUSTICANA IN DIRETTA STREAMING

Per la prima volta nella sua storia, il glorioso Teatro San Carlo di Napoli, presenta al mondo una sua produzione attraverso la rete internet.

A causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, non si può essere presenti in teatro e così qualcuno ha cercato e trovato una soluzione alternativa, da tenere presente come spunto per una città come la nostra che di cultura e spettacolo dovrebbe campare.

Grazie alla piattaforma Facebook, abbiamo potuto assistere in diretta alla reppresentazione dell’opera “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, in forma di concerto.

Una diretta streaming per la verità un po’ problematica all’inizio, con una trasmissione a scatti e la distrazione di migliaia di commenti degli spettatori che invece di ascoltare l’opera, dicevano la loro su tutto.

Una cosa simpatica per me, è che fra i commenti ho scoperto quello entusiastico di un’amica che non vedevo da decenni e che grazie a questo ho ritrovato.

Ritrovarsi ad una prima teatrale fra più di diecimila spettatori, per due vecchi teatranti come siamo ormai noi, ha del miracoloso. Bello.

Comunque a proposito dello spettacolo: bravi gli interpreti.

A mio avviso svetta su tutti, per credibilità, voce e interpretazione, la Santuzza di Elina Garanča, 

Gli altri bravissimi interpreti sono: Jonas Kaufmann (Compare Turiddu) Maria Agresta (Lola) Claudio Sgura (Alfio) ed Elena Zilio (Mamma Lucia).

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, tutti sul palcoscenico, in forma di concerto appunto, guidati dal direttore musicale Juraj Valčuha.

Qualche problema nella riproduzione video all’inizio in realtà c’è stato, ma non in quella sonora.

Poco dopo la partenza, si blocca tutto e bisogna ripartire.

Un attacco hacker dicono dal San Carlo.

Quando ricomincia, per fortuna senza i commenti a lato, tutto funziona bene e ci possiamo godere lo spettacolo.

Difficile da capire la scelta di indossare la mascherina chirurgica da parte di alcune coriste. Non tutte.

Gli orchestrali invece, a parte i fiati, sono tutti giustamente dotati di mascherina.

Erano stati annunciati dei “sovrattitoli” che invece sono diventati “sottotitoli“, ma evidentemente prodotti in automatico da Google o qualche sistema simile, che male si è confrontato con il dialetto siciliano in cui è scritto il libretto.

Infatti il traduttore tace per la maggior parte dell’opera. Interviene ogni tanto con divertenti scritte “…i sonagli squillano” diventa” “i pendagli si spoglino“, così come “mamma Lucia” diventa “pornologìa“.

Mah, i misteri di Google.

Comunque sono state più di 55.000 le persone che hanno acquistato il biglietto al costo simbolico di 1,06 euro.

Peccato la mancanza del pubblico che forse si sarebbe potuta compensare attingendo all’infinito magazzino della sartoria del teatro e mettendo manichini in sala con costumi di varie epoche. Nell’immagine qui di seguito, un angolo della sartoria del teatro.

Poi anche gli applausi, pure se finti, registrati, non ci sarebbero stati male secondo me.

In mezzo a tutto questo ci pensa però Pietro Mascagni a riportare l’attenzione sulla musica.

Una bella mano gliela dà il maestro, che brandisce la bacchetta come un pugnale e spinge l’Orchestra del Teatro San Carlo, verso il carattere caliente che l’opera vuole.

Bella esperienza, da ripetere.

Non sostituisce per niente la presenza in teatro, ma attappa un buco profondo che l’assenza di arte, spettacolo dal vivo e musica continua a scavare.

Per i prossimi appuntamenti, il Canale Facebook del Teatro, ospiterà il 10 dicembre a partire dalle ore 19.00 anche un Gala Mozart Belcanto: alcune delle arie più belle saranno interpretate da artisti di fama internazionale come Maria Agresta, Ildar Abdrazakov, Nadine Sierra, Pretty Yende, Francesco Demuro, sotto la bacchetta di Giacomo Sagripanti.