Staremo a vedere se le prossime elezioni, dove potremo scegliere la nuova giunta comunale, saranno guidate da speranza, progetti, idee, o se invece vinceranno ancora l’astio e le divisioni.
Chissà se anche questa volta avranno la meglio le piccole guerricciole personali fra famiglie e gruppetti, quindi il cognome del candidato sarà decisivo per la scelta del sindaco, oppure si preferirà non far sparire dalla mappa delle città umbre questa nostra bistrattata Spoleto operando scelte meno personalistiche.
Chissà se riusciremo a scovare le persone migliori che la città può produrre e fare in modo che si impegnino ognuno per la sua quota al miglioramento della vita, del lavoro, della salute e delle opportunità che questa zona meriterebbe.
Chissà se saremo ancora costretti a scegliere fra le vecchie facce, alcune delle quali responsabili della situazione in cui siamo precipitati. Vale anche per i nuovi scudieri delle vecchie facce.
Chissà se gli interessi della collettività verranno considerati più degni di rispetto di quelli personali.
Chissà se la politica potrà essere finalmente considerata come un impegno per tutti e non come un lavoro o come la possibilità di ottenere vantaggi personali.
Chissà quanti saranno che da domani torneranno in piazza o al bar e riprenderanno a stringere mani sorridendo per tutta la campagna elettorale.
Chissà se le persone e le idee che sarebbero utili allo sviluppo sano della città, Spoleto ce le ha già, o se proprio dobbiamo lasciar perdere.
Chissà se si penserà a presentarsi ai tavoli che contano con energia, idee e proposte portate da persone preparate e non da funzionari svogliati.
Chissà se capiremo finalmente che una città, una comunità, è fatta da tutti quelli che la compongono e non solo da coloro che sono chiamati ad amministrarla.
Chissà se riusciremo a scegliere di cosa dovrà vivere Spoleto: Turismo, Cultura, Industria, Artigianato, Eventi, Agricoltura, Commercio, o un po’ di tutte queste cose insieme.
Chissà se riusciremo a trovare le motivazioni che ci potrebbero portare a rispettare e aiutare l’ambiente.
Chissà se riusciremo a preparare progetti importanti per raggiungere gli enormi stanziamenti europei e non solo, che ci aiuterebbero a crescere sani.
Chissà se riusciremo a ripopolare il centro storico con la vita, gli abitanti e le attività commerciali che merita.
Chissà se riusciremo a vedere prima il buono qui da noi che quello di altre zone.
Chissà se riusciremo a capire che la lunga storia di questa città ci impone dei doveri più che garantirci diritti e spocchiosi privilegi.
Chissà se per le elezioni che ci saranno dopo queste del prossimo autunno, non mi verranno tutti questi dubbi perché il futuro sarà ripartito.
Chissà come saremo fra qualche anno se potremo fare le scelte giuste.
Chissà se decideremo finalmente di farle quelle scelte.
Chissà se hai avuto la pazienza di leggere fino a qui. 😉
Chissà…