Giovanna d’Arco in gioco al Teatro Menotti.
Una proiezione. Il cinemone del Festival numero 64.
Un po’ penalizzante assistere ad un’opera proiettata dentro la splendida sala del teatro simbolo del Festival.
Spettatori super distanziati.
Si spengono le luci, io conto fino a venti e mi viene voglia di uscire già dopo le prime immagini.
Capisco che non è per me.
Decido di contare fino a 100.
Ancora non mi appassiona, poi lascio che a vincere sia la pigrizia e la convinzione che uno spettacolo non si abbandona. Non si esce mai (quasi) prima della fine.
E alla fine mi accorgo di aver fatto bene a non uscire.
Una messa in scena eccellente. Peccato non fosse stata dal vivo. Peccato.
Applausi al termine molto meritati.
Spettacolo da Festival, ma meglio dal vivo. Non si può? Beh, peccato.
di Arthur Honegger
Direttore
Kazushi Ono
Regia, scene, costumi e luci
Romeo Castellucci
COLLABORAZIONE ARTISTICA
MAESTRO DEL CORO
DRAMATURG
Jeanne d’Arc Audrey Bonnet
Frère Dominique Sébastien Dutrieux
La Vierge Ilse Eerens
Marguerite Tineke Van Ingelgem
Catherine Aude Extrémo
Une Voix, Porcus, Héraut I, Le Clerc Jean-Noël Briend
Une Voix, Héraut II, Paysan Jérôme Varnier
Héraut III, L’Ane, Bedford, Jean de Luxembourg, Un paysan Louka Petit-Taborelli
L’Appariteur, Regnault de Chartres, Guillaume de Flavy, Perrot, Un prêtre Geoffrey Boissy
Soprano solista Gwendoline Blondeel
Une Voix d’Enfant Siobhan Mathiak
Coro giovanile de
diretto da
regista del film