Ci vuole coraggio per portare un concerto di piano in quella piazza che ha ospitato orchestre numerosissime e gruppi con grande volume di fuoco.
Ci vuole coraggio anche se il pianista è bravo come in questo caso.
Anche se la piazza è di un fascino insuperabile.
Anche se la temperatura è favolosa.
Anche se il Festival è fatto così.
Anche se molta gente si aspettava forse una musica leggera anzi leggerissima.
Invece questo pianista mena forte anzi fortissimo.
Fa cantare il suo piano con un volume e un temperamento raro.
Il pianista si chiama Brad Mehldau è americano ed è considerato uno dei maggiori concertisti attualmente in giro per il mondo.
Sarà anche ad Umbria Jazz fra qualche giorno.
Uno stile “compassato” quello di Mehldau questa sera a Spoleto, che ascoltando i commenti alla fine, dopo il bis e pure il ribis, non pare aver convinto tutti i presenti.
Però la temperatura e il venticello della sera in piazza, rimangono insuperabili.
Un ricordo che molti porteranno a casa e che segnerà le immagini di questo Festival dopo Covid, o magari proprio in pieno problema. Chi lo sa?
Tanti applausi dal pubblico.