Ci risiamo. All’ingresso prima di poter accedere al Cortile d’Onore dove si terrà lo spettacolo “Delicatessen” messo in scena dall’Accademia Silvio d’Amico, bisogna attendere nel grande Cortile delle Armi.
Mancano le mascherine di protezione dal Covid, che quest’anno il Festival fornisce ad ogni spettatore.
Cioè ce ne sono solo 45 di mascherine, ma le prenotazioni per lo spettacolo sono di più e allora parte uno a piedi, che con calma va al Caio Melisso a prendere quelle che mancano.
Nel frattempo il Piano B prevede che chi ha già una sua mascherina FFP2 non la butti ché se serve potrà entrare con quella.
Ma entrare intanto per far defluire il pubblico che si ammucchia non sarebbe meglio?
Niente da fare.
Il protocollo va rispettato dice il responsabile di queste procedure: “stiamo lavorando per voi” insiste poi il funzionario.
E vabbè. Aspettiamo.
Intanto le addette misurano la temperatura che ci si leva un pensiero, perché sotto il sole potrebbe essere difficile controllare gli sbalzi.
Il cortile delle armi è anche popolato, oltre che dal pubblico in attesa di entrare, da alcuni studenti dell’Accademia, che ci tengono a far sapere che fanno gli attori.
Si guardano intorno dicendo a voce alta: “…qui ci ho recitato ma non mi ricordo dove sono i bagni”.
Fanno tenerezza e simpatia e poi mentre si aspetta lo spettacolo per cui siamo venuti fino a quassù, questi piccoli siparietti fanno divertire.
Ecco, ci siamo.
È arrivato quello che era partito alla ricerca delle mascherine che mancavano.
Ok.
Ce ne danno una a testa, ma per entrare bisogna aspettare che si riesca anche a far funzionare il piccolo scanner che serve a verificare i biglietti attraverso il QR Code.
Peccato però che non funziona.
Nessun problema.
Uno studente dell’Accademia, forse, o comunque uno che fa parte dello spettacolo tira fuori il suo cellulare e con quello scansiona lui i codici.
Che ci fa non si sa, ma almeno questa mossa furba ci consente di entrare.
E allora entriamo.
Bello il Cortile d’Onore della Rocca. Problemi finiti, piccoli disagi superati.
Lo spettacolo è ben curato, vivace, pronto.
Se un appunto si deve fare è quello di poter controllare i troppi strilli, ma che sono normali per chi ha vissuto una lunga stagione di teatro in streaming per passare solo ora a quello in presenza. Quindi basta TAD (Teatro a Distanza) e via con il palcoscenico, il pubblico vero che in questo caso applaude molto.
Bravi tutti. Bello spettacolo fatto da giovani e questo fa ben sperare per il futuro del teatro a cui tutti dobbiamo molto.
DELICATESSEN di
Francesco Petruzzelli
REGIA
Andrea Lucchetta
CON
Andrea Dante Benazzo (Ciro), Anna Bisciari (Giovanna), Francesca Astrei (Carmela), Marco Fanizzi (Vincenzo), Vincenzo Grassi (Mario), Grazia Capraro (Maria), Federico Fiocchetti (Stelvio)
SCENE
Massimo Troncanetti
COSTUMI
Gian Maria Sposito
LUCI
Luigi Biondi
MUSICHE
Giovanni Scanu
AIUTO REGIA
Andrea Dante Benazzo