Olimpiadi di Tokio. Finale della staffetta 4 X 100. Vittoria del quartetto italiano.
Gli inglesi anche questa volta sono arrivati dietro di noi.
Come poco tempo fa agli europei di calcio.
Quando giocavano a calcio, gli inglesi non hanno accettato la sconfitta in finale. Si sono tolti la medaglia d’argento e i loro tifosi se ne sono usciti dallo stadio prima della premiazione. Pure i rappresentanti della famiglia reale, presenti alla partita, se ne sono andati prima.
Brutto spettacolo. Lontano dallo sport.
Alla finale di Tokio adesso qualcuno ha parlato di doping per un atleta inglese e pure in questo caso la sconfitta non è stata presa bene da quelli che sono arrivati secondi.
Adesso si scopre che molto probabilmente uno dei quattro velocisti inglesi sarebbe stato scoperto drogato. Sostanze proibite per aumentare la muscolatura, sviluppare la forza, aumentare la velocità.
Ecco, io non me la sento di dare addosso ad un ragazzo che super seguito da tanti esperti, cede alle lusinghe delle sostanze proibite.
Troppa tensione, troppa volontà di fare il risultato, squadre di psicologi e tecnici che urlano e sbavano a bordo campo e lui che deve andare velocissimo.
No, non me la sento di prendermela con lui e mi dispiacerebbe se lo facessero i nostri straordinari atleti e i tecnici che li allenano.
Stiamo buoni e godiamoci quella entusiasmante vittoria.
Ma non ce la prendiamo con un ragazzo che deve solo correre veloce, velocissimo.
Poi di sport, quello vero, magari ne parliamo in un’altra occasione.