Al Teatro Romano. Temperatura gradevole. I due danzatori portano in scena una infinita serie di considerazioni sul corpo umano e sulla sua simmetria verticale.
Momenti divertenti sottolineati dalle grandi risate dal mio sconosciuto vicino in platea, alternati a momenti più riflessivi, ma anche loro raccolgono le stesse risate dello stesso spettatore.
Il lavoro fatto va apprezzato, come anche la fatica per portarlo in scena.
Non è il caso di fare nessun confronto su quanto altro è successo ogni anno su quel palco magico. Il palco del Teatro Romano.
I due giovani danzatori ce la mettono tutta e riescono a colpire l’interesse degli spettatori che alla fine tributano loro un lunghissimo applauso.
Bravi.