Piazza del Duomo. Pubblico curioso di incontrare la star di questo Festival.
Quella bella ragazza che dirige con forza l’orchestra di Santa Cecilia (Cecilià come la chiama la direttrice Veaute) e poi nella seconda parte rimane direttore, ma diventa anche soprano e interpreta con passione La Voix Humane di Poulenc.
Alla fine del concerto dopo i tanti applausi e ringraziamenti da parte delle autorità, Barbara Hannigan è stata premiata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, per i suoi due ruoli interpretati con così grande efficacia.
A mio avviso mancano i complimenti anche per la regia dei video, a cui ha partecipato la soprano, ma anche per aver coreografato, quindi “danzato” tutta la seconda parte del concerto.
Bravissimi anche gli orchestrali che alcune volte hanno dovuto trovare nelle espressioni e nella spinta del canto, il momento per seguire la partitura.
Un bell’esperimento attraverso il quale il Festival porta a Spoleto una quasi novità molto apprezzata nel mondo.
Trovo che non ci sarebbe stato male un interprete per rendere comprensibili a tutti i presenti in sala, i complimenti e i ringraziamenti che si sono scambiati quelli sul palco.
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore e soprano Barbara Hannigan
regia e video design Barbara Hannigan, Denis Guéguin, Clemens Malinowski
direttore e soprano Barbara Hannigan
regia e video design Barbara Hannigan, Denis Guéguin, Clemens Malinowski
R. Strauss Metamorphosen
Poulenc La voix humaine tragedia lirica in un atto
Poulenc La voix humaine tragedia lirica in un atto