San Simone. Uno spazio notoriamente “spietato” dove se uno spettacolo non va, diventa subito pessimo e se invece funziona, prende tutta la magia del posto.
Una chiesa sconsacrata, prima testimonianza sul territorio della presenza dei francescani. Quelli di San Francesco, il giovane figlio di mercante che rifiuta tutto e si spoglia in piazza.
Pure Rezza si spoglia in scena, in una corsa asfissiante che però nulla sembra aver a che fare con il piccolo santo umbro.
Questa volta lo spettacolo a San Simone funziona e non potrebbe essere diversamente visto il ritmo che impone l’autore protagonista Antonio Rezza.
La sala è strapiena e sembra non sarà facile trovare un biglietto per le repliche.
Certo è uno spettacolo particolare. Di quelli che non riuscendo bene a definire, si dicono in genere “originale” e il pubblico apprezza.
Gli spunti arrivano tutti. Sia quelli divertenti, molti, che gli altri, quelli dove bisogna elaborare un seppur piccolo ragionamento.
Non ci si addormenta sicuro assistendo a questo spettacolo divertente e frenetico.
A me viene in mente che uno spettacolo solo è poco per capire il personaggio e la sua proposta per intero, ma anche uno solo, qualcosa già è.
DI
Flavia Mastrella e Antonio Rezza
CON
Antonio Rezza
E CON
Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli
E CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI
Maria Grazia Sughi
(MAI) SCRITTO DA
Antonio Rezza
HABITAT
Flavia Mastrella
ASSISTENTE ALLA CREAZIONE
Massimo Camilli
LUCI E TECNICA
Daria Grispino
ORGANIZZAZIONE GENERALE
Marta Gagliardi, Stefania Saltarelli
MACCHINISTA
Andrea Zanarini
UFFICIO STAMPA
Chiara Crupi – Artinconnessione
Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono un connubio artistico inimitabile nel panorama teatrale contemporaneo. Massimi esponenti del teatro di ricerca, portano in scena rappresentazioni ciniche, dissacratorie, ribelli, assolutamente innovative dal punto di vista del linguaggio teatrale grazie alle quali, nel 2018, hanno ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia.
Dal 1987, il duo firma a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli. Antonio Rezza fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazie alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza.
Al Festival dei Due Mondi Rezza Mastrella presentano il loro ultimo lavoro HỲBRIS. «Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta…perché solo così ci si allontana. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore».
produzione RezzaMastrella e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
coproduzione Spoleto Festival dei Due Mondi e Teatro di Sardegna