Di che legno saranno le tavole che formano il palcoscenico di un teatro?
Boh, che ne so. Forse di abete che in genere è quello che costa meno, tanto per quello che devono fare quelle tavole… Ma sì, infatti, ci si piantano i chiodi per fissare i sostegni delle scenografie, al massimo ci si avvita qualcosa che deve fare più forza…
Ma sì dai, un legno vale l’altro. Sicuro.
E invece no.
Da sempre per costruire il piano del palcoscenico, si usano tavole di un legno particolare che ha una interessante proprietà.
Il legno è il pioppo e la proprietà è quella di richiudere i buchi dei chiodi quando si tolgono. Tu togli il chiodo, il legno si richiude e il buco piano piano sparisce.
Te lo immagini altrimenti un palcoscenico sbucherellato che ogni poco tempo va cambiato per troppi buchi?
Da qualche parte, c’è anche chi ha scelto legni preziosi per quell’utilizzo, ma hanno proprio toppato.
Qualcuno volendo fare lo sborone ha montato il tek.
Altri ci hanno messo il parquet. Tutte scemenze.
Pioppo. Il palcoscenico vero è di pioppo.
Quindi con il legno di pioppo non ci si fanno solo i fiammiferi.
Per la verità di quel legno è fatto pure il fondo della viola che nel 1672 Antonio Stradivari costruì.
Adesso quella viola, una delle ultime dieci rimaste, si chiama Viola Mahler ed ha il fondo fatto proprio di pioppo.
Chissà allora se è anche per questo che quando quello strumento entra in un teatro, sale sul palco vibra in maniera così unica.
Insomma le tavole del palcoscenico si fanno in legno di pioppo. E basta.