Se devi simulare il fuoco di un caminetto come fai? Ovviamente in palcoscenico non si può accendere un fuoco vero.
Scatterebbero tutti gli allarmi e soprattutto si correrebbe un reale rischio di incendio in spazi pieni di legno stagionato, di stoffe, di velluti, corde, polvere.
Quindi il fuoco deve essere finto.
E come si fa?
Beh, adesso vai su Amazon, cerchi un caminetto elettrico di quelli che proiettano le fiamme che sembrano vere e te lo compri, ma qualche anno fa bisognava arrangiarsi in un altro modo.
Si usavano gli starter di quelli per accendere le lampade al neon. Poi alcune lampadine, che dovranno essere colorate o incartate in gelatine, cioè filtri colorati rossi e giallo intenso.
Va costruito un semplice dove lo starter è collegato in serie con la lampadina. Lo starter dà un impulso casuale che accende la lampada, anzi la fa tremolare.
Non ne basta una naturalmente. Saranno almeno 5 o 6 le lampade montate in quel modo, più una gialla sempre accesa, che funziona da base.
Tutto questo rudimentale impianto dovrà essere coperto con legna da camino e ceppi della dimensione giusta.
Quando si dà corrente a questo piccolo ingegnoso sistema, i lampeggi delle lampade sommati fra loro, danno proprio l’effetto del fuoco nel caminetto.
Garantito.
Qualche volta si rischia che i pompieri di servizio, se non avvertiti prima, si preoccupino.
Insomma fino a qualche anno fa si faceva così. Dopo sono arrivati i circuiti elettronici e poi quelle stufette a forma e ad immagine di caminetto che si possono comprare on line.
Io preferisco l’imprevedibilità e il valore artigianale degli starter.
Un caminetto vero come può essere vero un effetto teatrale.
Vero verissimo.