Sabato 11 febbraio 2023.
Ancora non siamo usciti dal freddo quello forte che tanto abbiamo cercato nei mesi scorsi. Mo è freddo e nella stagione giusta.
Quello è.
Lo deve fa’.
Poi per il resto la città sembra sia in attesa di qualcosa, qualche brivido che butti via un po’ della polvere depositata sui problemi che limitano lo sviluppo, ma tanto guardando la TV in questi giorni ci si rende conto che c’è chi sta molto peggio.
Non parlo di Sanremo, ma dalle zone devastate dal terremoto e come se non bastasse, pure dalla guerra.
Se non ho capito male, in alcune parti della Siria, che conta migliaia di morti a causa del terremoto, si continua a bombardare come niente fosse.
E se non ho capito male pare che alcune zone siano tenute fuori dagli aiuti umanitari perché la guerra è guerra e quei bambini nelle tende, quegli adulti disperati, non meritano manco un po’ di compassione.
Lo so che il paragone è troppo sbilanciato, ma quando la natura si accanisce contro qualcuno non ci starebbe male un po’ di umanità, anche solo temporanea, ma così evidentemente non è.
E allora a livello nazionale discutiamo per qualche giorno di aiuti umanitari da inviare, però non smettiamo di impacchettare le armi che si continua a spedire sui luoghi di guerra. Perché gli affari sempre affari sono.
Poi quando ci risveglieremo da questo incubo, ci ritroveremo con proprio al centro dell’Europa, un paese armato più di qualunque altro (l’Ucraina) e speriamo che continueremo ad essergli simpatici che sennò so’ cavoli amari.
Ma noi le armi le costruiamo e toccherà pure venderle a qualcuno no?
E non ci sono terremoti o immagini strazianti che tengano.
Al massimo a causa della guerra Russia Ucraina, avremo qua da noi, per ora, qualche badante in più e stavolta molte sono pure bionde e con gli occhi chiari.
Intanto che il mondo là, fuori da questa valle va così, noi abbiamo parlato qui su queste colonne digitali di amici scomparsi a cui mandiamo un saluto, di truffe telefoniche che non smettono di entrare nella vita delle persone e quelli più a rischio rimangono gli anziani specie se soli.
Poi abbiamo parlato anche di ospedale, di abusi edilizi, di traffico scombinato, del commercio con l’asma.
È da un po’ che non parliamo dei percorsi meccanizzati, soprattutto quello della Posterna che ormai ne è rimasto funzionante poco: scale mobili ferme del tutto e tapis roulant con tratti bloccati.
Chissà se vedremo la soluzione e il ritorno in servizio di quello che quando è stato consegnato era il tapis roulant più lungo d’Europa.
Chissà.
Il mercatino con scambio di tante cose, dal passeggino all’appartamento, continua florido.
Ringraziamenti a medici e Vigili del Fuoco non ce li siamo fatti mancare giustamente, come pure qualche polemica.
E poi tanti animali domestici che vanno e vengono.
Molti sono quelli che hanno trovato un lavoro grazie a questo gruppo.
Buono.
Insomma tutto regolare anche questa settimana.
E allora noi che semplicemente agendo sul telecomando del televisore possiamo zompare e parlare dei calcinacci di Turchia e Siria o dei brillantini di Sanremo, riteniamoci fortunati e godiamoci questo freddo fine settimana, magari davanti al camino.
Ciao.