VIDEO RIASSUNTO SETTIMANALE

Oggi è il 4 marzo 2023. Lucio Dalla avrebbe compiuto 80 anni, invece nel 2012 ha deciso di cambiare pianeta.

Ce lo ricordano tutti i tg e i programmi televisivi, così, giusto per alleggerire le notizie sui terremoti, sulla guerra, anzi “le guerre”, sugli sbarchi, i naufragi, i cadaveri sulle spiagge.

Ministri che rilasciano dichiarazioni che sarebbe stato meglio di no, politici che mostrano di non condividere il pensiero di Osho quando afferma che la sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi.

E comunque domani sarebbe stato anche il compleanno di un altro Lucio: Battisti.

Pure lui avrebbe compiuto 80 anni. Nato anche lui nel ‘43.

Un po’ di distrazione ci vuole che sennò noi qua a Spoleto ci ritroviamo a pensare che l’impoverimento dell’offerta pubblica per la sanità del nostro territorio può portare anche a conseguenze molto gravi, come abbiamo visto nei giorni scorsi.

È di qualche giorno fa la notizia di una persona che, colpita da infarto, è morta mentre si decideva se era il caso di trasportarla all’ospedale di Foligno, visto che la situazione non sembrava grave abbastanza.

Qui a Spoleto mancano, sembra, alcuni servizi specialmente durante la notte e così, poff.

Che poi ieri mattina alla manifestazione organizzata dai pensionati della CGIL sul piazzale dell’ospedale, abbiamo scoperto che c’è anche un’altra persona che ha subito la stessa sorte. Questa volta pare si tratti di una donna per cui i familiari hanno interessato anche chi di dovere per capire i reali dettagli della vicenda.

Intanto comunque queste due persone sono scomparse e di migliorare la situazione sanitaria di quello che era ritenuto al pari di una clinica svizzera, non se ne parla.

Anzi no: se ne parla. Forse pure troppo, solo che poco si fa.

Avoja tu a dire che bisogna muoversi, darsi da fare, scendere in piazza. Avoja tu.

Comunque a me pare di vedere due piani di intervento per questa nostra città:

Il primo che si deve occupare di recuperare quello che è stato perso nell’ultimo periodo e qui rientra pure la vicenda dell’ospedale.

Poi c’è un altro livello di intervento, che invece deve occuparsi dello sviluppo, dei progetti, diciamo così per semplificare: del futuro.

Eh sì che non si campa solo rappezzando gli sgarri, ma ogni tanto va anche fatto un passo in avanti.

Ce la facciamo?

Abbiamo le persone giuste per questo lavoro fondamentale?

Forse sì, ma ci vuole che si cominci a dimostrare il valore di chi deve pensare al futuro nostro e di quelli che verranno dopo di noi.

Facile?

Ma manco per niente. Manco per niente.

Solo che se il ruolo è quello, quello bisogna fare.

Intanto noi continuiamo a parlare di traffico, di monnezza, di lavoro, di appartamenti in vendita, di parcheggi, di buche nelle strade, ma voi fate quello che serve a questo territorio sennò non va bene.

Non va bene per niente.

Recupero e consolidamento di quello che abbiamo e avevamo, crescita di quello che ci meritiamo e che darà il segno di quello che siamo stati capaci di fare.

Difficile vé?

Avoja se è difficile.

Io non sarei capace e non saprei manco da che parte cominciare, ma chi si è offerto di fare, finalmente faccia.

Intanto buon fine settimana vah! E speriamo bene.

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