Oggi è l’11 marzo del 2023.
L’11 marzo è una data importante. In molti se lo sono dimenticato, ma in questo giorno nel 2020, l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un discorso televisivo a reti unificate, comunicò agli italiani che da quel momento era vietato uscire di casa per limitare la diffusione del Covid e controllare il rischio di beccarsi la malattia che ha fatto più di 100.000 morti in Italia e quasi 7 milioni nel mondo.
Numeri che somigliano a quelli di una guerra.
In quel momento si pensava che la chiusura sarebbe stata di un paio di settimane. Non fu così. Due settimane non ci sono bastate.
Abbiamo attraversato in quel periodo, anche le perplessità di molte persone che pensavano al complotto.
Siamo stati costretti a respirare attraverso una mascherina, siamo usciti da casa solo per fare la spesa o per visite mediche importanti.
I negozi sono rimasti chiusi tranne quelli che vendevano prodotti di prima necessità.
Chi non rispettava queste disposizioni oltre al rischio di contagiarsi, si poteva beccare anche una denuncia penale.
Squadre mediche da paesi amici, sono venute qua per aiutarci ad affrontare la malattia. Chissà se li abbiamo ringraziati abbastanza.
Dalla finestra in quel periodo, guardavamo con invidia chi aveva un cane e poteva uscire per fare due passi.
Sembra passato tanto tempo ma era solo tre anni fa.
11 marzo 2020.
Da allora il mondo è cambiato e l’economia pure.
Le città si sono svuotate e ancora oggi faticano a ripopolarsi.
I negozi di prossimità hanno ricevuto una scoppola da cui qualcuno non si è nemmeno ripreso.
Bene o male ne siamo usciti.
Adesso abbiamo delle armi per combattere la pandemia, ci stiamo riprendendo e stiamo cercando di capire come sono cambiate le nostre abitudini.
Abbiamo scoperto in quell’occasione lo smart working che ridurrebbe se attivato in pieno, l’inquinamento dato dal traffico, gli incidenti, ma anche la vicinanza fra le persone.
In quel periodo queste pagine digitali sono state per qualcuno, un rifugio sicuro da cui osservare il nostro piccolo mondo e comunicare con amici e conoscenti.
Solo 3 anni fa.
E oggi siamo ancora qua a raccontare i piccoli grandi disagi di questo territorio, sperando che chi ha gli strumenti per migliorarci la vita lo faccia.
Buon fine settimana.