Sta male.
Berlusconi sta in ospedale a Milano, seguito dai suoi medici personali e a quanto sembra di capire leggendo i comunicati della famiglia e del suo partito, la situazione non è ancora risolta.
Speriamo possa guarire presto.
Sarebbe un’altra Italia quella senza Berlusconi.
Un’Italia con Renzi pronto a rilevare la ditta appena il capo dovesse mollare la presa.
Era un’altra Italia quella che vivevamo prima di imparare a conoscerlo Berlusconi.
Prima che scendesse in campo.
Un’Italia diversa quella di prima.
Forse meglio di come è diventata quella che viviamo adesso dopo che ci ha pesantemente messo le mani lui.
Io la preferivo com’era allora per quanto puzzolente, la preferivo a questa di oggi.
Comunque che Berlusconi stia male a me dispiace sinceramente e mi sento anche di ringraziarlo.
Sì.
Grazie a lui e poi, dopo, grazie anche ad altri molto meno decisivi, ho capito che questo paese, il nostro, non è per niente fuori dal pericolo fascismo.
Dice “Bravo. ci voleva tanto“?
Beh, secondo me sì.
Senza le offese alla morale, al buon gusto, alla democrazia, all’etica, al rispetto, alla giustizia, messe in campo da Berlusconi, magari ci saremmo arrivati uguale, ma ci avremmo messo di più.
Sono passati 100 anni e non abbiamo ancora risolto il nostro rapporto con quel periodo buio e nefasto che ha travolto l’umanità, la civiltà e pure il futuro.
Il Fascismo
Se non ci fosse stato Berlusconi forse avremmo abbassato la guardia troppo in fretta.
Meno male che c’è stato lui. Almeno per questo.
Certo, adesso il mare è rimasto, dopo di lui, pieno di piccoli pesci pilota.
Quelli che hanno vissuto e vivono del pensiero del Capo, ma è niente in confronto ad un mare governato e guidato e indirizzato da un Super Pirana come Berlusconi.
Chissà se tutte le redazioni dei giornali hanno pronto il “coccodrillo” come si chiama il discorso che si fa per ricordare un personaggio scomparso.
Chissà se quel discorso non sarebbe il caso di chiamarlo il “caimano“.
Chissà.