Oggi 23 maggio di qualche anno fa mettevi al mondo mio fratello.
Tu avevi 21 anni. Io ero arrivato due anni prima, quando ne avevi solo 19.
Un gesto violento quello del parto, ma che da una ragazzetta come eri tu allora è stato assorbito e pure subito dimenticato, mentre correvi appresso alla gestione della famiglia, al lavoro.
Con quel gesto, quello di partorire, hai aiutato me a crescere più sicuro dandomi la certezza che avrei avuto un appoggio per tutta la vita.
Purtroppo questa collaborazione con mio fratello è finita prima.
Una sanità cialtrona, ha fatto in modo che da ricoverato per una patologia, sia stato spazzato via per una banale polmonite come quella che prende tanti troppi pazienti nelle strutture sanitarie.
Dice: “Meglio averti perso che non averti mai conosciuto”:
Boh, io mica sono sicuro di questo sa’.
Oggi mamma, come facciamo dal 2017, ti accompagnerò alla messa per ricordare mio fratello.
Guarderò le tue spalle sempre più ricurve e cercherò di capire se il tempo che la vita mi ha concesso più di quello che è toccato a Carlo, lo sto spendendo in maniera giusta, corretta.
Il nostro piccolo mondo era un po’ meglio prima che mio fratello se ne andasse per sempre.
Io non mi illudo che qualcosa potrà migliorare perché sto qui io adesso, pure se devo dire che mi impegno forte.
Grazie mamma.
Ciao Carlé. Buon compleanno terrestre.