Sabato 1° luglio 2023.
Fra alti e bassi del clima, con uno spettacolo annullato in piazza Duomo, per la prima volta, siamo arrivati verso la metà del Festival dei Due Mondi edizione numero 66.
Abbiamo parlato di un sacco di cose in questa settimana, ma abbiamo anche deciso di non parlare di altrettanti argomenti.
Ieri per esempio una gentile signora mi ha fermato per strada perché voleva che io protestassi per l’istallazione nella rotatoria del Pavone dove qualcuno ha messo una scritta che recita: “Festival dei Due Mondi di Spoleto”.
Dice la signora, ma che c’è bisogno di specificarlo che quello dei Due Mondi è il Festival di Spoleto?
Che ce n’è un altro da qualche altra parte nel mondo, o nelle nostre periferie?
“Oh, mi raccomando, non metta il mio nome eh, sa non vorrei comparire in queste polemiche”.
A me a volte viene da pensare che avremmo così tanti problemi che trovo difficile capire da che parte cominciare.
Però intanto siamo usciti, almeno così pare, dal vortice pernicioso della rotatoria di Piazza della Vittoria.
Comincia a spuntare qualcuno che la trova bella, alcuni addirittura funzionale.
Tutto va come sempre. Prima i fulmini e poi il cielo sereno.
C’è stato un veloce passaggio sull’argomento vaporetti, ma niente in confronto al putiferio scatenato da chi ha protestato per lo spettacolo improvvisato in Piazza del Mercato da alcuni violoncellisti, da Alessandro Baricco, dal maestro Giovanni Sollima e qualche amico appena usciti dall’apprezzato spettacolo in Piazza Duomo.
Sono stati chiamati i Carabinieri per riportare il silenzio in Piazza del Mercato.
E giù gli sfoghi di quelli che pensano che il periodo del Festival sia quello in cui si può concedere un po’ di spazio alla vita e chi “domani io vado a lavorare”.
Chi avrà ragione? Boh.
Forse basterebbe abbassare il volume e alzare la tolleranza, ma non deve essere facile.
Io sotto casa mia ho un giardinetto comunale, se Alessandro Baricco e i suoi amici volessero passare qui di sera per incontrarsi, suonare, sorridere, senza strilli, sono sicuro che oltre me anche i miei vicini di casa apprezzerebbero.
Io ci metto una bottiglia di vino e i bicchieri di carta.
Per il resto ognuno porti qualcosa, magari tutti insieme riusciamo ad evocare lo spirito di qualche Festival fa.
Buon fine settimana.