22 luglio 2023
Un’altra settimana è passata in un caldo preoccupante.
Sempre successo, ma ogni volta che ci ritroviamo così a microonde, ci preoccupiamo seriamente. Dura poco la preoccupazione eh, ma intanto siamo sotto scopa. E mi sa che gli anni a venire potrebbero anche non essere meglio di questo.
Però ribadisco che succede quasi tutti gli anni.
Cosi come tutti gli anni alla fine del periodo del Festival c’è un calo fisiologico delle presenze dei turisti in città..
Il turismo si trasforma. Da quello proveniente da fuori, torna quello interno. Gli spettacoli proposti adesso chiamano persone in cerca di fresco, che la sera ci tengono a passare qualche ora con gli amici.
Gli spettacoli che offre il Festival invece si rivolgono a un pubblico che viene da lontano.
Ecco, quindi secondo quello che proponi, il turista reagisce. Si ferma qui da noi qualche giorno, oppure arriva in centro, si prende un gelato e poi torna a casa.
Pensa se come diciamo sempre, il settore del turismo avesse anche un progetto organico a cui appoggiarsi per sviluppare l’economia del territorio. Ma questo progetto ancora non si vede e navigare così, a vista, non produce quello che ci serve.
Ma pure questo l’abbiamo già detto e continuiamo a dirlo, e continuiamo a cercare il geniaccio che risolva.
L’anno prossimo saremo ancora qui forse a parlare del tempo, del turismo, dello sviluppo, magari anche con le stesse parole di oggi.
Ah la telecamera è fissata ad un supporto qui in macchina e io guido in sicurezza usando tutte e due le mani.
Tranquilli.
Buon fine settimana. Alla prossima.