Che cos’è un fondale lo abbiamo scoperto in precedenti pillole video. Praticamente si tratta di un grande telo posto sul fondo della scenografia appunto, che ha la funzione di delimitare lo spazio scenico.
Può essere di qualsiasi materiale, dal legno, ai mattoni come fece Luca Ronconi a Prato anni fa, ma in genere si tratta, almeno nel teatro tradizionale, di una grossa tela il più delle volte dipinta.
Ci viene rappresentato quello che il regista insieme allo scenografo decidono.
Ma chi si occupa di realizzare questo enorme dipinto che misura non meno di una decina di metri di larghezza e a volte pure di più in altezza?
Per questa operazione c’è il pittore scenografo. Un personaggio a cavallo fra l’artista, l’artigiano, il tecnico e il pittore puro.
Si comincia con la tela grezza che va imbrocchettata a terra, cioè inchiodata con le brocchette, chiodi particolari dal fusto a radice piramidale e dalla grande testa che serve per agevolare le manovre di rimozione alla fine del lavoro.
La tela va naturalmente trattata con delle colle a base di acqua per tenerla tesa e ci va poi stesa una pittura di fondo per renderla utilizzabile con i colori ed i carboncini. Per lavorarci sopra bisognerà ovviamente attendere che sia asciutta.
Si capisce che il pittore, durante il suo lavoro, non può rimanere per ore in ginocchio a dipingere, così l’operazione si svolge in piedi.
Quindi non sarà la tela ad essere appesa in posizione verticale, ma sarà invece il pittore in piedi che ci camminerà sopra.
Si usano per questa operazione, pennelli dal lungo manico che consentono di dipingere senza piegarsi verso la tela.
Vicino al pittore con la funzione di tavolozza, un carrello di legno con ruote, per trasportare i secchi con i colori, i pennelli, anche le aste con i carboncini che vengono usati per tracciare i primi segni dell’opera che si sta realizzando.
Consiglio chi può, a recarsi in una scenografia per vedere almeno una volta come si compie l’operazione di realizzazione di un fondale dipinto. Uno spettacolo dove si può apprezzare la rara arte della pittura in condizioni estreme.
Tutto questo vale per i fondali, per le quinte, per i celetti, per il sipario e per tutte le opere da realizzare su grandi dimensioni.
I pittori scenografi italiani, sono fra i più apprezzati al mondo.
E anche questo è un primato che andrebbe sostenuto anche solo imparando a conoscere e ad apprezzare questo antico mestiere.