14 ottobre 2023. Sabato. Ieri è stato il compleanno di un nostro illustre concittadino. Pietro Biondi. Gli rinnovo gli auguri pure da qui. Un personaggio che ha aiutato il nome di Spoleto a brillare nel mondo del teatro, oltre che della televisione e del cinema.
Noi di personaggi come Pietro ce ne abbiamo e ce ne abbiamo avuti tanti. Poi moltissimi sono stati e sono anche quegli amici che hanno scelto di far diventare questa nostra piccola e strana città, la loro casa.
Chissà se sarebbe possibile inventare una specie di coordinamento fra persone che a Spoleto possono portare perché ricchi di conoscenze, di esperienze importanti. Boh, chissà.
Ieri mentre ero seduto al bar ho chiesto ad amici uno spunto da trattare oggi in questo video. Qualcuno mi ha detto “perché non parli della rotonda di Piazza della Vittoria che prima si sono lamentati tutti e mo basta così“?
La rotatoria. Ancora. Mi piacerebbe spostare il centro della discussione che questo strumento potrebbe aiutare a far nascere su progetti, su una visione di futuro, ma siamo sempre qui a dire sempre le stesse cose.
Si vede che noi di futuro non siamo capaci a parlare e a progettare.
Se verrà qualcosa di buono ce lo prenderemo, sennò continueremo come al solito. Con la stessa indolenza.
Stamattina si parla di Ospedale alla Palazzina Micheli. Ancora non siamo proprio in periodo elettorale quindi le presenze di politici motivati potrebbero non essere tanto numerose, ma intanto il fuoco non è del tutto spento.
Traffico, parcheggi, manutenzione del territorio, occhio alle truffe telefoniche, mercatino, saluti, monnezza, animali, tanti animali, chiavi, documenti smarriti.
Insomma si continua così mentre io noto in giro per la città piena di negozi chiusi, sempre più persone in difficoltà. Disturbate. Come fossero ubriache e magari non lo sono. Sguardi tristi, denti serrati, pugni stretti.
Fortuna che la mattina almeno il centro viene popolato degli studenti che circolano per entrare e uscire dalle scuole.
Non ci levate pure le scuole please.
Va bene i negozi, va bene gli abitanti, va bene i servizi, va bene quello che ti pare, ma le scuole, i bambini, aiutiamoli a rimanere in centro.
Sistemiamo i giochi, le panchine, i giardini. Facciamo come se fosse una città che non ha ancora perso la speranza, tanto le elezioni eccole, conviene darsi da fare anche qualche giorno prima del momento scelto scendere in campo.
Per favore.
Triste? Sì… oggi va così.