Un altro modo di dire che si usa molto in teatro è “in bando”.
Che vuol dire?
Questa volta è semplicissimo: significa il contrario di “in tiro”.
Quando per esempio una corda è tesa perché sostiene o trascina un peso è in tiro.
Se la corda è moscia, si dice che è in bando.
Può capitare per esempio un tiro, cioè un gruppo di 4/5 corde che sostengono uno stangone, un’americana, un fondale o altro, dove una delle corde “non ci fa” è moscia, non è in tiro.
In questo caso si dice che questa corda è “in bando” e ovviamente va sistemata.
Si usa anche per le persone:
“Tu che stai in bando, vieni a darmi una mano per favore”!
Si usa quando un tecnico girella per il palcoscenico o se ne sta appoggiato da qualche parte senza fare niente, ecco, di quello si dice che “sta in bando”.
Molti hanno la predisposizione naturale all’essere in bando, ma bisogna reagire.
Meglio, quando la situazione lo richiede, stare sempre in tiro che le cose da fare sul lavoro sono tante e trovare qualcuno “in bando”, in palcoscenico, come nella vita normale, nei servizi pubblici, negli ospedali, alla posta, in banca, nella politica, non va bene.
Se trovi qualcuno che se ne sta lì senza fare niente e se ne frega, mentre i suoi colleghi si impegnano onestamente, adesso sai come definirlo.
Sta semplicemente “in bando”.