Fra le tante sporcature a cui deve far fronte chi si occupa delle luci in teatro, nello spettacolo dal vivo, ci sono gli specchi.
Anzi, per essere più precisi, possiamo parlare di tutte le superfici riflettenti, quindi oltre gli specchi, anche accessori di abbigliamento come specchietti, metallo lucido, superfici di mobili, elementi di arredamento che sparano luce in sala. Perfino gli occhiali a specchio, che per fortuna non si usano quasi mai, sono pericolosi perché possono proiettare raggi luminosi verso il pubblico il quale potrebbe rimanere distratto e quindi seguire lo spettacolo senza l’attenzione che merita.
Per la verità ricordo uno spettacolo orribile dove gli attori armati di torcia elettrica illuminavano le facce degli spettatori pensando di fare qualcosa di simpaticamente innovativo.
Invece quello che per l’attore è una luce che illumina la platea buia, per lo spettatore è una sequenza di lampi che feriscono l’occhio e rendono difficile e antipatico lo svolgimento dello spettacolo.
Quindi luce diretta in sala no.
Ma come si fa se in scena c’è uno specchio o qualcosa del genere?
Ci si spruzza sopra lacca per capelli. Quella crea una patina che diffrange la luce e spezza il riflesso.
In alcuni casi il problema si può risolvere anche spalmando sapone. Prima si bagna la superficie, poi ci si strofina una saponetta e poi con la mano si cerca di rendere uniforme lo strato di sapone.
Ma con la lacca si fa prima e viene meglio.
Lacca per capelli.