Mi è stato consigliato da un amico di parlare del “sipario di luce“.
In effetti già da quando gli spettacoli erano illuminati con le torce, si cercava di abbagliare gli spettatori, almeno quelli delle prime file, per oscurare quello che succede sul palcoscenico allo scopo di permettere cambi di scena o effetti speciali a sorpresa.
Sì, il “sipario di luce” è un effetto che ora è possibile realizzare puntando dal palcoscenico, anzi dalla ribalta, verso il pubblico, una grande quantità di luce prodotta dai più moderni apparecchi.
Ormai molto usato nei concerti, specie quelli all’aperto, spesso insieme all’effetto fumo, un po’ meno frequente incontrarlo in teatro, questa proposta sorprende il pubblico che si ritrova accecato e quando la visibilità torna normale, scopre in palcoscenico una situazione diversa.
In genere il sipario di luce sostituisce quello di velluto, anche se con un carattere e un sapore diversi.
Sta di fatto che il sipario in tessuto, oltre ad assorbire i suoni migliorando l’acustica della sala, sta lì da tanto tempo. Quello di luce ha avuto un momento fortunato che si è andato via via affievolendo.
Però esiste e quando c’è fa egregiamente il suo lavoro.
Il “sipario di luce“.