LIZZ WRIGHT A SPOLETO IN COLLABORAZIONE CON UMBRIA JAZZ

Ecco, questo è quello che gli americani sanno fare meglio: raccontarsi attraverso la musica, il canto, lo spettacolo dal vivo.

E’ successo al Teatro Romano di Spoleto in occasione di questo 67° Festival dei Due Mondi.

Ci vuole un grazie alla rassegna spoletina che consente a questi artisti di dare il meglio di sé e a noi di apprezzarli, facendoci a volte anche dimenticare che gli americani stessi sono quelli con altre caratteristiche che quando cercano di esportarle pare venga loro meno bene.

Ma nella musica sono giusti come ha dimostrato anche Lizz e il suo gruppo di bravi musicisti.

Della fatica e del dolore che si prova stando seduti molto tempo nella cavea del Teatro Romano, pure se col cuscino, evito di parlare, ma lo spettacolo alleggerisce il disagio.

Lizz Wright, con la sua voce inimitabile descritta dal New York Times come «un contralto morbido e scuro, dotato di qualità che si potrebbero associare al bourbon invecchiato in botte o alla pelle morbida come il burro», riesce a trascendere le divisioni sociali grazie a una forza interpretativa che riflette il tessuto culturale americano. Nata e cresciuta nel Sud della Georgia, Wright inizia la sua carriera come direttrice musicale di una chiesa, trovando nella sua educazione spirituale e contadina un’inesauribile fonte di ispirazione.

«Le mie influenze sono molto chiare. È sufficiente ascoltare la mia musica», afferma l’artista, sottolineando come il suo retaggio afro-americano e la connessione con la terra influènzino profondamente la sua opera.

A soli 23 anni, Lizz Wright raggiunge la vetta delle classifiche jazz di Billboard con il suo album di debutto “Salt“.

Seguono album di grande successo come “Dreaming Wide Awake“, “The Orchard“, e “Fellowship“, quest’ultimo caratterizzato da un’impronta gospel e da collaborazioni di alto profilo con i Kindred Spirits, Me’Shell Ndegéocello e Angélique Kidjo.

Sotto l’etichetta Concord, pubblica “Freedom & Surrender” e “Grace“, lavori prodotti da Joe Henry e acclamati dalla critica per il loro legame profondo con il Sud e le sue tradizioni musicali, unendo folk, gospel, blues, jazz e soul.

Nel 2022, Wright fonda la sua casa discografica indipendente, Blues & Greens Records, e pubblica l’album live “Holding Space“, con l’intento di creare un circuito sostenibile per gli artisti.

A Spoleto, Wright presenta il suo ultimo album “Shadow“, confermando il suo ruolo di spicco nel panorama musicale contemporaneo americano.

voce Lizz Wright

pianoforte e organo Kenny Banks Sr.

basso Ben Zwerin

chitarra Adam Levy

batteria Ivan Edwards

in collaborazione con Umbria Jazz

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