Sono circa 300 gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che controllano le strutture in Albania.
Quelle strutture dove dovrebbero essere portati i migranti, tipo quelli trasportati là per due week end e poi riportati indietro.
Troviamo loro qualcosa da fare però che così non va bene per niente.
Leggo su Fanpage che:
“Attualmente sono circa 300 i poliziotti e carabinieri italiani impiegati nelle strutture di accoglienza per migranti in Albania, situate principalmente nelle località di Shengjin e Gjader.
Questo personale alloggia in strutture alberghiere di medio-alto livello, con una spesa annuale stimata intorno ai 9 milioni di euro per vitto e alloggio.
L’impiego degli agenti in Albania è oggetto di dibattito per via dei costi e delle condizioni operative particolari che affrontano in queste strutture”.
E poi c’è la nave che li porta avanti e indietro:
“Il trasporto dei migranti verso l’Albania tramite nave è parte di un accordo tra Italia e Albania, con un costo stimato di circa 13,5 milioni di euro per tre mesi (settembre-dicembre 2024) per il solo noleggio dell’imbarcazione.
La nave può ospitare circa 300 persone, di cui 200 migranti e 100 tra operatori e personale di supporto.
Ogni viaggio, inclusi il trasbordo e lo sbarco, ha una durata complessiva di 5-6 giorni. In media, la nave compie tre o quattro viaggi al mese, a seconda dei flussi migratori e delle necessità di servizio
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