Dice: “…hai visto l’altra sera che balletto meraviglioso? Mai incontrata una leggerezza, un’intensità come quella“.
Dico: “Sì ma io so’ de Spoleto“.
“Sì lo so, ma che vuol dire? Hai mai visto un balletto più bello di quello“?
Rispondo senza fretta ma con certezza: “Sì”
Chi è di Spoleto e ha vissuto i passaggi in città di Nureiev e non solo per il balletto e di nomi altrettanto importanti e celebrati per tutte le altre arti, difficilmente si meraviglia.
E questo forse non è nemmeno un bene. Ci hanno lasciati spocchiosi e pure a volte antipatici ma così è.
Aver vissuto momenti che in quel tempo si faticava pure ad apprezzare in pieno, potrebbe togliere la meraviglia in quello che ancora ci aspetta nel mondo dello spettacolo e dell’arte.
Un po’ come quando (come dice Maurizio Battista) sei a Parigi e dici al tuo amico romano: “Guarda che bello l’Arco di Trionfo“.
Se l’amico romano ti risponde “… sì bello, ma io so’ de Roma“.
Beh, difficile non capire che cosa intende.