Sabato 4 gennaio 2025.
Prima puntata dell’anno. Il 2024 ce lo siamo lasciato alle spalle e cominciamo a prendere confidenza con il ’25.
Torna come ogni inizio d’anno, l’entusiasmo della speranza.
Abbiamo quasi sempre la certezza che questa volta andrà meglio.
Gli anni pare che verso la fine del loro mandato si stanchino.
Pare che arrivano a dicembre spenti, sfiniti e non gliene frega più niente di fare i fenomeni. I simpatici.
Noi ce la mettiamo tutta per tirarlo su l’anno che sta finendo.
Accendiamo luminarie, spariamo i botti, beviamo spumante, mangiamo dolci, pure troppi.
Addirittura ci vestiamo meglio del solito.
Qualcuno indossa il papillon. Altri il golfino nuovo, magari di cachemir che ha portato Babbo Natale.
Tutti indossano almeno un capo nuovo e qualcosa di rosso. In genere sono le mutande.
Io il cenone, anzi il cenino, vista la quantità delle porzioni, l’ho fatto a casa con mia moglie.
Dalla finestra abbiamo visto un po’ di fuochi e di botti, poi appena rientrati i figli tutti a letto.
Una serata quasi come un’altra. Solo un po’ più lunga.
E mo vediamo come si presenta questo 2025, per quelli che pensano che i numeri sul calendario abbiano un qualche significato.
La speranza ce l’abbiamo tutti.
All’inizio dell’anno c’è questo per me incomprensibile entusiasmo che si ha quando comincia qualcosa di nuovo.
Adesso, a gennaio, siamo nella fase delle passeggiate, della disintossicazione da attorte e panettoni e pandori e pure gnocchi dolci per chi li apprezza.
Siamo nella fase dei progetti di salute. Stiamo addirittura progettando anche di tornare a correre la Maratona di New York e per questo allenarci seriamente.
Abbiamo tutti qualche etto da buttare per tornare alla situazione già compromessa di prima delle feste.
Mo magari impegniamoci un po’.
Approfittiamo di questo entusiasmo di inizio anno che potrebbe durare meno di quello che serve e godiamoci giorno per giorno questo lungo anno.
Noi qua ce la metteremo tutta per dare una mano a questa città. Noi ci siamo.
Siamo qua per migliorare e pure per augurare Buon Anno a tutti.
Quelli che ci leggono da qua e quelli che stanno lontano e usano questo strumento per continuare a far parte di questa comunità così straordinaria che è il nostro territorio.
E allora con il pensiero alle persone, ai progetti, alle speranze e ai sogni che abbiamo lasciato nell’anno appena finito, auguro che tutti possiamo avere altri sogni e progetti da portare nel 2025 e realizzarli.
Buon 2025 a tutti.