Con tutto quello che hanno da fare adesso i palestinesi, si capisce che il Festival di Sanremo abbia fatto fatica a trovare la persona giusta a cui far cantare insieme a Noa la bellissima Imagine di John Lennon nella serata inaugurale del Festival della Canzone Italiana.
L’intenzione è stata interessante. Portare una parola di pace sul palco dell’Ariston.
Va bene che sono solo canzonette, ma troppo amore e troppi sospiri, si capisce che potrebbero anche stomacare e allora ci andavano aggiunte pure due gocce di amaro che ricordi quello che succede nel mondo.
L’anno scorso, a internazionalizzare se mai ce ne fosse stato bisogno, ci avevano provato proponendo la partecipazione alla serata del presidente ucraino Zelenski.
Partecipazione poi abortita perché “… quando è troppo è troppo pure per Sanremo“.
Questa volta, Carlo Conti ha pensato di mettere davanti a quella importante platea due donne, due ottime interpreti della canzone: una israeliana NOA e l’altra palestinese MIRA AWAD.
Meno famosa la seconda, ma della cittadinanza giusta. Quella palestinese.
Però basta fare un giretto in rete per scoprire che Mira ha la doppia cittadinanza, che di per sé non è un male, anzi, sembra proprio un esempio di integrazione già compiuto.
Infatti è palestinese di cittadinanza israeliana. E abita a Tel Aviv.
La cantante israelo-palestinese, nel 2009, ha rappresentato Israele all’Eurovision Song Contest.
Insomma, niente di male, l’integrazione e la vicinanza fra i popoli si ottengono in tanti modi e uno potrebbe essere anche questo.
Chissà se esiste però magari dalle parti della Striscia di Gaza, una cantante palestinese-palestinese ancora operativa da affiancare alla bravissima Noa che io ricordo in concerto sulla Nave Costa Concordia il giorno dell’inaugurazione.
Ero presente sulla nave quel giorno ed è stato un bellissimo spettacolo.
Quello della Concordia.
Qua il video del duetto a Sanremo.