Ho rischiato di farlo all’inizio, quando quella variopinta proposta sembrava una vera rivoluzione.
Quella volta lì ho resistito e adesso, alla luce dei fatti che ogni giorno ci scorrono davanti, credo di aver fatto bene a non votare il Movimento.
Però devo confessare una cosa:
Pure a me è capitato di lavorare in nero.
E ho paura di non essere stato l’unico a subire questo sopruso.
Il lavoro irregolare è una pessima ingiustizia per il lavoratore e forse anche, a volte, per il piccolo imprenditore.
Chi può fare qualcosa per cambiare questo stato di cose lo faccia.
Francamente non credo che la soluzione sia nelle possibilità dell’attuale governo.
Però dire che non c’è nessun italiano che ha lavorato in nero o nessun imprenditore a cui sia sfuggito qualcosa, secondo me sarebbe come dire che in Italia non esiste l’evasione fiscale.