Cammino sulla bava che esce dal ringhio di chi abbaia sul caso Cesare Battisti, facendo attenzione a non cadere, ma il fondo scivoloso mi mette a disagio.
Vorrei provare a dire la mia senza rischiare di essere preso per uno che difende la posizione di un terrorista o, dall’altra parte, di chi lo ha inseguito per una quarantina di anni e chiede che finisca in galera.
Ma a me tutta ‘sta bava viscida per terra dà fastidio.
E pure i latrati dei tanti che urlano e in molti casi manco sanno perché, mi disturbano.
Lo so che si offenderanno parecchi di quei “perbeni” che vedono il mondo in maniera semplice.
- Di qua, di là.
- Bianco, nero.
- Juventino, altro.
- Cattolico, altro.
- Altro, altro ancora.
Però una riflessione con calma, a bocce ferme, secondo me andrebbe fatta.
Ma abbiamo proprio bisogno di abboccare a queste distrazioni per non riflettere sui problemi seri?
Certo che chi pensa che Battisti deve scontare la pena in quanto colpevole, dal suo punto di vista non ha torto, ma noi siamo proprio questo branco di cani sbavanti, o siamo meglio?
Ecco, io non so come siamo esattamente, ma penso che siamo meglio.
Non so perché, non so chi ha ragione, non so se qualcuno abbia veramente ragione, non so niente, tranne che sento che noi siamo meglio.
Non tutti?
Va bene, non tutti, ma sono convinto che siamo in tanti ad essere meglio.
Via la bava. Buttiamo un po’ di segatura per asciugare il pavimento e… calmi.
Stiamo calmi che di problemi da affrontare ce ne sono sempre uno in più di quelli che riusciamo a contare.