“Ah credevo che non mi volessi salutare eh”!
E continua:
“Ho pensato, ma come, mi ha appena salutato pure quella là che è negra e non mi saluta questo amico italiano che lo conosco da sempre“?
Così questa mattina, per strada, il veloce scambio di battute con Piero, una persona che conosco da tanto e con cui spesso mi sono fermato al bar per un caffè.
Dico: “…ma come, pure tu”?
Dice: “Ah no eh, io non sono razzista ma ti pare giusto a te che stamattina in Comune ho dovuto pagare una tassa sulla mia abitazione? E per che cosa servono questi soldi se non per ospitare questa gente“?
Dico: “…ma… scherzi”?
Dice: “Ma che scherzo? Qui c’è poco da scherzare. Io lo sai che sono da sempre stato di sinistra, ma adesso basta, non se ne può più. Sono diventati loro i padroni a casa nostra. Basta“.
Dico: “…sì, è vero. Basta proprio.”