UNA CITTÀ SEDUTA

Non so se è un’impressione solo mia ma mi pare che Spoleto si stia lasciando troppo andare. Troppo.

Non so nemmeno quali sono i motivi e gli eventuali responsabili se ci sono, o meglio, non è né il momento né il posto dove esaminarli, ma la sensazione che ci stiamo avvitando in una caduta pericolosa, mi accompagna da parecchio tempo.

Non credo serva nemmeno fare confronti con realtà vicine. Altre città che sembrano reagire meglio di noi.

Ci possiamo sì prendere spunto, ma più di tanto non ci aiuta.

Mi sa che bisognerà cominciare e cercare delle soluzioni dopo aver capito che l’immobilismo è un problema.

Ma fosse solo quello.

A me pare che abbiamo lasciato scivolare via la speranza, la voglia di abitare in un posto vivo.

Boh, magari mi sbaglio e manca solo il coordinamento di energie ancora presenti in città, ma secondo me è arrivato il momento di cominciare a riflettere un po’ su questo argomento.

E smettiamola di cercare responsabili. Meglio cercare le soluzioni.

La stagione che sta arrivando si presta a momenti riflessivi, quindi si potrebbe pure pensare a farci un pensiero.

Le passeggiate cominciano ad essere a rischio acquazzone, quindi se qualcuno decidesse di rimanere al coperto e riflettere su questo argomento, magari farebbe cosa buona e giusta.

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