Leggo sul profilo Facebook di molti miei conoscenti che hanno 1000/2000…5000 amici.
Amici.
Una definizione complessa quella di “amico”.
Se abbiamo più o meno la stessa età e in gioventù abbiamo passato del tempo insieme a giocare a pallone, siamo amici?
Se i nostri rispettivi figli sono andati alle elementari insieme, siamo amici?
Se condividiamo qualche passione come la musica, uno sport, un viaggio, siamo amici?
Se ci siamo scambiati qualche tempo fa un pensiero approfittando dei social media, siamo amici?
Se conosciamo cose della vita privata dell’altra persona perché questa ha pensato di farlo sapere al mondo, quindi anche a noi pubblicandolo su Facebook o altri parolifìci simili, siamo amici?
Se ci siamo fatti gli auguri il giorno del compleanno perché ci ha pensato Facebook a ricordarci la ricorrenza, siamo amici?
Se leggiamo il messaggio di addio alla vita che ormai non vale più la pena secondo te di essere vissuta e rispondiamo con un partecipato “stai su”, siamo amici?
Se sui social ci si abbraccia anche se per strada manco ci si riconosce, siamo amici?
Se scopro che il messaggio di addio era vero e hai deciso di toglierti la vita e a me dispiace parecchio, siamo amici?
Ma certo che siamo amici. Certo.
Un’amicizia molto sfilacciata, debole, rarefatta come una nebbiolina, ma sempre di amicizia si tratta.
O no?
E allora come cazzo ti va di trattare così gli amici semplicemente chiamandoti fuori? Che amico sei?