Voglio raccontare un piccolo aneddoto che mi è stato riportato da un vecchio collega, tecnico delle luci, tanto tempo fa.
Questo collega si chiamava Vincenzo ed aveva avuto la fortuna di lavorare proprio con lei, la “Wanda sentimental“, che cantando con un appassionato birignao scendeva ricche scalinate ornate di boys sorridenti.
Vincenzo, il tecnico delle luci, aveva appena finito di preparare l’illuminazione dello spettacolo ed orgoglioso del lavoro fatto lo aveva mostrato alla diva, prima dell’andata in scena.
Qualche volta si fa.
Per dare sicurezza all’attore, a volte si verificano insieme movimenti particolari ed effetti delle luci.
Non sarebbe corretto, ma si fa.
Allora Wanda per controllare le luci, si era posizionata proprio dove avrebbe dovuto cantare la canzone più attesa dal pubblico: giusto al centro della scena, alla base della scalinata.
Pare che lei normalmente usasse un linguaggio molto spiccio, colorito come si dice, che io per concludere questo piccolo racconto devo purtroppo riportare integralmente.
Mi scuseranno i tifosi dell’italiano elegante, ma pure le parole della diva, a loro modo, hanno una certa classe.
In piedi al centro della scena, guardando verso i proiettori, Wanda si accorse che qualcosa non andava bene.
Sembra che le luci infatti, quel giorno, fossero state puntate non proprio bene.
Tutte direzionate troppo basse, non illuminavano abbastanza il viso dell’attrice che ha reagito così:
“Caro Vincenzo, in questo spettacolo del cazzo faccio solo una canzone di merda, se tu mi illumini fino ai coglioni, io ci fo la figura della stronza.
In fondo sono sempre una signora. Cazzo”.
Credo che dopo questa sincera valutazione del lavoro fatto, Vincenzo perse qualche ora ad alzare tutte le luci di quello spettacolo che poi come al solito, manco a dirlo, riscosse uno straordinario successo di pubblico.
Tanti applausi.
Ogni tanto qua secondo me ci sta bene anche un video che sdrammatizza un po’.
No?
Se non va bene smetto eh!