Ricevo da Spoleto City Forum e volentieri pubblico:
Punto Nascita, Pediatria (non un pediatra mezza giornata), Cardiologia (non un cardiologo), Chirurgia sia programmata che d’urgenza, Medicina generale e urgente, Traumatologia (non solo Ortopedia protesica), Urologia, Rianimazione e Pronto Soccorso collegati ai Reparti: questi i Reparti essenziali ad un DEA e, per quanto ci riguarda, il minimo non negoziabile per il futuro del nostro Ospedale.
Non è neanche concepibile un Terzo Polo Foligno-Spoleto che si traduca nel progetto di accorpamento di uno svuotato “San Matteo” al “San Giovanni” di Foligno sotto unico “codice ospedaliero”.
I quasi duemila a manifestare per le vie di Spoleto hanno dato ulteriore legittimazione democratica alle richieste del City Forum, che è oggi vera rappresentanza cittadina, fuori dagli equivoci e interessi personali che impediscono alla classe politica locale di fare con decisione e trasparenza il proprio dovere a tutela della nostra sanità ospedaliera. I drammi che si stanno ripetendo non ammettono più ritardi né complicità.
L’Amministrazione Comunale, che deve esigere la revoca del progetto Terzo Polo e la riapertura del tavolo politico di concertazione da parte della Regione, sa – tanto più dopo la perentoria manifestazione – che il City Forum delle associazioni non riconoscerà alcun compromesso al ribasso prodotto da confronti cui non sarà stato chiamato a partecipare con propri rappresentanti.