Questo scrivevo nel 2017, a febbraio, per salutare Carlo.
Io sono campato ad oggi circa 8 anni in più di quelli che sono toccati a te Carlé.
Più o meno gli stessi di cui ho superato papà.
Confesso che se ci dovessimo incontrare di nuovo noi tre alla domanda che potreste farmi su cosa ne ho fatto del tempo in più che mi è stato concesso, beh, francamente sarei in difficoltà.
Che ci ho fatto con questo tempo che a voi non è stato possibile vivere?
Boh.
Non credo di averlo proprio buttato, ma certo l’avrei potuto usare meglio.
O forse no.
Non lo so.
Non ancora.