NON VENITECI A CHIEDERE IL VOTO

Di Aurelio Fabiani
Voi tutti che della sanità pubblica avete fatto merce e di noi popolo in fila, consumatori di diritti sociali in vendita.
Coloro che ci ha umiliato, offeso, presi in giro, con una mascalzonata politica 4 anni fa, non vengano a chieder perdono, da noi non l’ avranno e dovranno pagare per tutto quello che ci stanno facendo soffrire.
E anche a voi che nulla avete fatto per farci riavere ciò che ci è stato tolto, diciamo, non contate su di noi, di parole siamo stufi.
La Lupa della Regione si è divorata mezzo ospedale come fossero agnelli e pecore, il pastore ha lasciato il cancello aperto e si è messo a dormire in Comune.
L’ Ospedale è allo sbando, come il gregge davanti le fauci del predatore.
I medici scappano di gran carriera.
Le famiglie dei nuovi nati, dei malati, sono i pendolari della salute, fanno su e giù, in macchina per ore e mettono benzina al distributore.
Stare vicini ai propri cari non ha prezzo e viene prima di ogni altra cosa, ma chi ha deciso tutto questo ha stabilito che anche questo prezzo lo dobbiamo pagare noi, popolo senza protezioni.
Aurelio Fabiani

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