INSOMMA L’OSPEDALE L’ABBIAMO PROPRIO PERSO?

Cerchiamo di essere onesti:

ma veramente c’è qualcuno che pensa che la soluzione all’evaporazione dei servizi dell’ospedale di Spoleto sia alla portata dei cittadini e dei loro (nostri) rappresentanti locali?

So di esprimere un pensiero che in pochi condividono, ma credo che la soluzione andrebbe cercata un po’ più in alto.
Sennò si rischia di non capire bene come funziona l’amministrazione delle scelte politiche.
Insomma se chi è stato legittimamente eletto alla guida del governo italiano e pure regionale, ha ricevuto consensi anche se in campagna elettorale si è onestamente espresso a favore della sanità privata, ritenendola la strada da seguire per migliorare la vita di malati e operatori, se è così, allora secondo me non ci stanno roulotte o lampadine accese che tengano.
Votare questa destra che spinge per la privatizzazione e poi meravigliarsi perché chi è stato eletto fa quello che aveva promesso, oltre che infantile mi pare anche poco onesto da parte di chi si lamenta pur avendo votato chi adesso amministra il paese.
L’Italia di adesso si muove verso la privatizzazione di tutti i servizi privatizzabili e la sanità è evidentemente fra questi.
Tutti ormai abbiamo capito che per far crescere la sanità privata, basta semplicemente non far funzionare quella pubblica.
E il depotenziamento degli ospedali come quello di Spoleto rientra, a mio modesto avviso, nella strategia di chi guida ora le scelte amministrative dell’Italia.
Brutto? Antipatico? Scomodo?
Certo, ma la situazione pare proprio quella per come la vediamo.
Questo non significa che bisogna mollare e smetterla con le azioni di protesta, anzi, ma sarebbe maturo aspettarsi solo quello che queste possono produrre.
Eventualmente però anche arricchire e articolare la strategia da parte di chi è capace e delegato a farlo, potrebbe aiutare a raggiungere risultati migliori in maniera più efficace e pure più rapida.

2 commenti su “INSOMMA L’OSPEDALE L’ABBIAMO PROPRIO PERSO?”

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