PERTINI. UN UOMO DA PRENDERE AD ESEMPIO

Chi se lo ricorda il Presidente Sandro Pertini quando dichiarò che avrebbe cessato di essere “uomo di parte” per diventare il presidente di tutti gli italiani?

Cliccando su questo link, si può andare al video che racconta gli istanti dopo la sua elezione alla Presidenza della Repubblica e quella sua storica dichiarazione.

Un esempio, quello di diventare il presidente di tutti, che potrebbero seguire anche altri amministratori di vari livelli, che invece di fare “figli e figliastri” a seconda di chi ritengono li abbiano votati e chi no, potrebbero aspirare a comportarsi come Pertini insegnava.

Sei con me? No? Allora sei contro di me e non ti rispetto“. E qualcuno fatica pure a salutarti. Per ora.

Così pare funzionare oggi da parte di molte delle persone chiamate ad amministrare la cosa pubblica.

Quelli “lassù” (citazione di cui non rivelerò l’autore: “mo che sto lassù mi dovete rispettare”) a volte perdono di vista la funzione di servizio a cui sono chiamati.

Si capisce pure eh. Veleggiare in zone molto tutelate, zone di potere, può provocare piccole vertigini con conseguente cambio delle priorità.

Tranquilli: tutto passa a ridosso delle elezioni, che sono quel passaggio necessario per aver riconfermati ruolo, vantaggi e rispetto.

E ormai ci siamo.

I candidati hanno scoperto i social e adesso arrivano i primi video.

Tutti rassicuranti, con musiche di sottofondo che aiutano ad infondere certezze. Ma noi le certezze ormai ce le abbiamo e le musichette, i sorrisi, la campagna, la tradizione, la famiglia che ci raccontano, poco altro possono per farci cambiare l’idea su quello che abbiamo capito essere quel mondo.

Si sta per ripetere la triste pantomima che tutti conosciamo da tante elezioni in qua.

Il riavvicinamento. Il risaluto. Il riabbraccio. Il risorriso. Le ripacche sulle spalle.

Non ci abitueremo mai a questi cambi di umore, a questo bipolarismo della politicuccia, ma poco possiamo noi “quaggiù” per non averci più a che fare.

Quelli “lassù” e pure quelli che aspirano ad andarci, sono fatti così e di Pertini ne nasce uno ogni troppo tempo.

Purtroppo.

…Non posso, in ultimo, non ricordare i patrioti coi quali ho condiviso le galere del tribunale speciale, i rischi della lotta antifascista e della Resistenza.
Ricordo questo con orgoglio, non per ridestare antichi risentimenti, perché sui risentimenti nulla di positivo si costruisce, né in morale, né in politica.
Ma da oggi io cesserò di essere uomo di parte. Intendo essere solo il Presidente della Repubblica di tutti gli italiani, fratello a tutti nell’amore di patria e nell’aspirazione costante alla libertà e alla giustizia. Onorevoli senatori, onorevoli deputati, signori delegati regionali, viva la Repubblica viva l’Italia!
Sandro Pertini, il Presidente di tutti gli italiani.

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