Chi se lo ricorda il profeta e poeta della Beat Generation?
Pure lui era capitato a Spoleto negli anni in cui era considerato la voce più alta della poesia americana.
Ricordo una conferenza al Caio Melisso. Fernanda Pivano faceva da interprete. Io ero lì sul palco a fare delle foto che sono finite da qualche parte qua in casa.
Al prossimo trasloco rispunteranno fuori di sicuro.
Allen Ginsberg a Spoleto fu addirittura arrestato per oscenità. Ne parlò la stampa di tutto il mondo.
Anche a lui Spoleto ha intitolato una strada. Quella che parte dalla chiesetta di San Sabino, scavalca la collina e arriva verso la strada che porta a San Giacomo. All’altezza più o meno del Brico insomma. Su via Sandro Pertini, il presidente più amato dagli italiani. Pure questa strada “Via Allen Ginsberg“, si trova lontano dal centro.
Poi c’è anche una strada intitolata a Rudolf Nureiev. Il ballerino russo considerato il più grande di sempre, che era stato a Spoleto molte volte. In genere al Teatro Romano, spesso insieme a Carla Fracci ed altri nomi stellari della danza internazionale.
Nureiev, sepolto a Parigi nel cimitero ortodosso, ha avuto l’onore di avere intitolata “Via Rudolf Nureiev” a Collerisana.
Sempre meglio di niente, ma pure per lui ci sarebbe stato bene un posto più legato alla storia della città, con tutto il rispetto per Collerisana che sono certo a lui, con il quale ho fatto una bella tournée con lo spettacolo “Nureiev and Friends” sarebbe piaciuto.
Nureiev riposa in una tomba coperta da una splendida scultura opera dello scenografo italiano Ezio Frigerio, che riproduce un tappeto realizzato con un mosaico.