Sabato 30 novembre 2024.
Finito il mese di novembre. Si entra in dicembre quello del Natale, delle feste, dei regali.
Suggerisco di non ridursi all’ultimo momento per comprare quello che bisognerà per forza acquistare per Natale.
Ormai un po’ tutti abbiamo deciso di limitare i regaletti, i pensierini, lasciando solo quelli per i bambini e per le persone proprio vicinissime che non se ne può fare a meno.
Almeno noi a casa mia facciamo così. Figli, moglie e pochissimo altro.
Ma anche in questo caso si arriva all’ultimo minuto proprio mentre il negozio sta chiudendo. “Scusi un momento solo. Prendo una cosa e scappo. Grazie“.
Ci viene incontro l’on line a cui ormai tutti o quasi ci siamo arresi.
Comperiamo tanto più di qualche tempo fa on line. Sentivo proprio ieri, che circa il 20% di tutte le cose che si comprano vengono restituite e le aziende spesso, per non spendere troppo nella riconsegna magari in un altro continente, destinano al macero quello che tu hai acquistato e poi restituito nei tempi giusti.
Un mondo invaso dalla monnezza e in questo caso fatta di oggetti nuovi, spesso pure proprio imballati.
Mi sa che la situazione del mercato ci è un po’ sfuggita di mano.
Suggerisco di comprare on line solo dopo aver verificato che non si può fare altrimenti. Così facendo, anche se non sembra, avremo fatto un passetto in più verso la difesa dell’ambiente.
Poi comprare nei negozi aiuta a tenere le luci accese nelle nostre vie, aiuta ad uno sviluppo comprensibile. Magari a volte meno comodo, ma più sano.
Certo è facile e gradevole la consegna a domicilio, scegliere comodamente seduti alla scrivania, ma il mondo ha bisogno anche di un piccolo impegno da parte di chi lo abita.
Comperiamo, tutti, nei negozi fisici quando possibile. Quelli sotto casa.
E poi, per cambiare argomento, informiamoci bene sugli eventi che ci sono in città e seguiamo quelli che ci possono interessare.
Succedono un sacco di cose ma spesso per pigrizia o per altro non le frequentiamo.
Una città è fatta dagli abitanti oltre che dai negozi, dalle scuole, dai luoghi di lavoro.
Nelle vene di un territorio ci sono le persone che lo fanno vivere. Se queste persone si rinchiudono in casa, le vene si seccano.
Usciamo, viviamo, socializziamo che fa bene a tutti.
Oggi mi va così.
Buon fine settimana.